che non la cede all'Alessandro il Macedonio.
Cont. A voi Marchese non si conviene darmi lode; perchè il vostro valore è noto a tutto il mondo, e si sa, che voi non la cedete ad Annibale Asdrubale.
March. Non può negarsi, che non ci siamo veduti alle mani nello stesso tempo entrambi.
Cont. E in luoghi ove faceva molto caldo.
March. (riguardando Cat. e Mon.). Sì sì, ma: non tanto come in questa stanza (ride).
Cont. Noi stringessimo amicizia all'esercito, e la prima volta, che ci vedemmo egli comandava un Reggimento di Cavalleria sopra le Galere di Malta.
March. È verissimo, ma voi eravate al servigio del Re avanti di me, e mi ricordo che io ero ancora semplice ufficiale, quando voi avevate già il comando di due milla cavalli di Frixia.
Cont. La guerra è bella, e buona, ma in fede mia la Corte rimunera scarsamente chi serve come noi. Mille doppie all'anno sono poche per chi deve vivere alla grande!
March. Questa è la ragione per cui io attaccherò la spada ad un chiodo. Mille zecchini non mi servono. Ho un fidecommesso di casa mia di ventimila ducati d'oro.