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Val. Sì, lo ardisco, e son pronto a sostenerlo contro di chi che sia.

Ans. La vostra impostura è troppo sfacciata. Sappiate a vostra confusione, che l'uomo, di cui parlate, saranno almeno sedici anni che perì per mare, e insieme la sua famiglia, in un viaggio ch’ei fece per salvarsi dalle persecuzioni de' nimici, che aveva in quella città.

Val. So tutto questo, e quel di più ancora che voi non sapete, cioè che suo figlio, allora in età di sette anni, insieme con un suo servo, fu salvato dal naufragio in un vascello Spagnuolo, e che questo figlio è colui, che ora vi parla. Sì, quei figlio son io, che il capitano di questo vascello mosso a compassione educò per suo. Quindi dall’età che ne fui capace, le armi furono il mio impiego. Avendo poi, non è molto, avuta notizia, che mio padre non è altrimenti morto, come lo avea fin allora creduto, risoluto di andate in traccia di lui, passai per questa città, dove il cielo mi fece far conoscenza dell’amabile Momina, della cui bellezza restai schiavo. La violenza del mio amore verso della stessa, e le austerità del di lei padre mi fecero finalmente risolvere ad introdurmi in sua casa, mandando altra persona in cerca del mio genitore.