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numero seguente; infine l’epistola di fra Bonaventura da Bagnarea ad un suo amico, 386a-391b, che resta incompleta per la mutilazione del codice.

Uno studio particolareggiato delle fonti, a cui attinse il nostro compilatore, sarebbe qui fuor di luogo. Ci basterà accennare che il compendio biblico, di cui riportiamo il principio, non è che la traduzione dell’antica ’Cronaca universale’, probabilmente d’origine catalana, che fu studiata dal Suchier, Denkmäler der provenz. Literatur, pp. 495 sgg., e dal Rohde, ibid., pp. 589 sgg.[1] Tuttavia il traduttore s’è anche valso, in almeno due luoghi, della Passione, da noi pubblicata al n. 5, inserendone nel suo testo, al f. 58a, il breve tratto introduttivo, Pensando in mi mesmo ecc., ed un altro capitoletto al f. 84a: Or staxea la uergem madona sancta maria inter unna caxa in Ierusalem...

Per la correzione dei passi evidentemente errati, io ho tenuto a riscontro della traduzione genovese il testo catalano del cod. Laur. Red. 149, già studiato dal Suchier (R)[2].


Dixe in lo libero de Genexis, che in lo comensamento de lo mondo crea[3] Dee lo cel e la terra. E la terra era uoa e tute lo mondo era tenebrozo e lo spiricto de Dee andana soure le aigoe. E era tuto lo mondo como unna pilota reonda, chi fosse fayta de monte cosse, cossi como de puci e de pree e de fogo, chi fosse possaa in unna conca de aigoa. E cotale era tuto lo mondo. Disse lo nostro segnor Dee: "Sea fayta la luxe.„ E quando la luxe fo fayta, fom li Angeli creai. E ui Dee che la luxe era bonna e desparti la luxe da le tenebre e apela la luxe

  1. Cfr. Studj di filol. rom., II 292 sg., n.
  2. In questo codice, al f. 163b, ossia nella seconda colonna del recto, comincia un componimento ascetico, catalano, che certo ha da fare con quel ’Ragionamento della Vergine col figliuolo’, che dicevamo parere d’altra mano nelle prime pagine del nostro manoscritto genovese.
  3. cerca