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E a dixeiva a l'incirca - «Prone Colmo
»Signore Capitan di gran valore,
»Collo spirto di triboli ricolmo,
»Coll'amarezza e l'umiltà nel cuore,
»Si rivolgono a voi l'umili ancelle
»Quì sottoscritte, e in Dio, vostre sorelle.


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»In questi tempi d'empietà e nequizia,
»Regno del lupo sul belante agnello,
»Era, dopo del Ciel, nostra delizia
»Fra tanti mali, un innocente uccello
»Che fra bruti è sol quel che può stimarsi,
»Come quello che tende ad elevarsi.

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»Pei nostri falli volle il Ciel clemente
»A noi ritorlo per donarlo a Lei,
»A Lei, che certo non ne farà niente,
»E le asciugherà forse i zebedei,
»Come direbbe in circostanza eguale,
»Il degnissimo Padre Spirituale.

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»Ella, retto di cuor, nobile e giusto,
»Siamo certe, vorrà farsi coscienza,
»Perchè crudo sarìa prendersi il gusto
»Di mettere noi tutte in penitenza,
»Mentre soverchio è a Lei simile augello,
»E noi tapine non abbiam che quello.